L’attenzione ossessiva all’igiene e alle possibili contaminazioni, insieme al distanziamento sociale, ce li porteremo dietro per un bel po’, anche quando ci lasceremo l’incubo del covid-19 alle spalle. Considerando che 21 giorni è il tempo in cui si riesce a radicare un’abitudine, di tempo
per assumerne di nuove ce ne sarà eccome. E che mondo ne uscirà? Quali saranno le relazioni delle persone con gli oggetti e con gli eventi?
LA NUOVA NORMALITA’ durante il coronavirus sta effettivamente stimolando la creatività. Tanti gli esempi di intrattenimento digitale proposti dai brand, dalla birra Beavertown al lusso di Bottega Veneta, passando per le risorse per il gioco in casa di Mattel, Hasbro, Lego. Tanto più le persone si chiuderanno in casa, tanto più crescerà il mondo virtuale: una sorta di Earth 2.0. Fiorirà la creatività individuale, più o meno come accadde nel 1816 quando il tempo orribile causato dalle ceneri del vulcano Tambora fece chiudere le persone in casa e nacquero opere immortali come Frankenstein. Così anche gli influencer che si limitano a posare con gli abiti regalati dai brand taceranno e lasceranno spazio ai creatori di contenuti realmente interessanti.
IL MONDO POST COVID19 metterà di fronte ad altre sfide: il contatto umano visto come tabù? La fine dell’epidemia andrà celebrata con feste e monumenti? La misure igieniche adottate in questi mesi se ne andranno, resteranno o causeranno una reazione che ammanterà la sporcizia come segno di liberazione? Anche in questo scenario propone idee di design per riabilitare le persone al tocco e al contatto umano: come un Haptics Museum per riabituare le persone alle sensazioni tattili o banchetti per giocare col cibo e dar libero sfogo ai sensi dopo l’astinenza. All’opposto il fenomeno ‘Continued Hygiene’ suggerisce il progetto ‘Microscopic Menagerie’ per studiare germi e batteri e scoprire le loro proprietà positive insieme ai ‘Sanitiser Party’ dove l’intrattenimento, il divertimento e la spettacolarità sono connesse a disinfezione e pulizia. Come non festeggiare, infine, la fine della pandemia? Anche se bisognerà aspettare un bel po’, le feste nelle strade e nelle piazze sono l’ideale contraltare al deserto di questi giorni. L’ultima idea è un memoriale per le vittime del virus, sia fisico che digitale.
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