La creatività è quella scintilla che dà vita alle grandi idee, quelle che fanno battere forte il cuore del pubblico, che fanno alzare il sopracciglio e, se sei fortunato, fanno allungare la mano per mettere qualcosa nel carrello. Ma, attenzione, perché la vera creatività non inizia davanti a un monitor o con un foglio bianco sotto mano. Inizia prima. È un modo di pensare, un approccio alla vita, un modo di vedere il mondo in un’ottica tutta tua, anche quando tutto sembra già detto, già fatto, già visto. La creatività prima della creatività è quella capacità di fare le domande giuste prima di cercare le risposte. È quella scintilla che brilla nel quotidiano, che trasforma il banale in brillante, e che, nella comunicazione pubblicitaria, distingue i grandi dai mediocri.
Se pensiamo alla serie “Mad Men”, vediamo una creatività elegante, raffinata, quasi romantica. Don Draper e la sua cricca di creativi, con sigarette e scotch, trasformavano i messaggi pubblicitari in arte pura, con una frase ben scritta e un’immagine che restava impressa. Erano tempi in cui il prodotto contava, ma l’idea contava di più. La pubblicità era una magia che si faceva in agenzie fumose e che arrivava dritta dritta sulle pagine dei giornali e degli schermi televisivi. Ma se Mad Men fosse ambientata oggi, Don non avrebbe lo stesso fascino con una Red Bull in mano e i feedback dei clienti che arrivano a suon di notifiche su Slack. Oggi, la creatività si gioca su un altro campo, fatto di social media, di instant marketing, di engagement. Eppure, quel romanticismo del vendere un sogno, di raccontare qualcosa di unico, resta ancora alla base.
La creatività, oggi, deve fare i conti con un pubblico che scrolla con una mano e pensa alla cena con l’altra. Non ci sono più i tempi dilatati della carta stampata, ma la fame rapida di contenuti che riempiano quel vuoto tra un attimo e l’altro. Eppure, anche in questo scenario, la creatività è ciò che fa emergere un brand dal mare di meme e di adv senza anima. È la creatività a far sì che la tua storia venga ascoltata e non ignorata con uno swipe. Ma attenzione, non basta una creatività qualsiasi, ci vuole una creatività che sappia parlare alle persone, che metta in primo piano l’elemento umano.
E proprio su questo, noi di Graphicnart abbiamo costruito il nostro approccio. Quando il mondo dei social era ancora popolato di gattini e di contenuti tutti uguali, abbiamo deciso di scommettere su qualcosa di diverso: le persone. Per noi, il vero valore sta nel raccontare storie autentiche, quelle che non si limitano a mostrare un prodotto, ma che fanno sentire la voce di chi c’è dietro. È così che siamo diventati precursori dell’asset “human” nella comunicazione. Abbiamo capito che la gente si stanca presto delle immagini patinate e delle storie prefabbricate. Abbiamo preferito mettere in primo piano i volti, i collaboratori, le sfide, le vittorie e anche gli inciampi. Perché alla fine, quello che resta è la verità che riesci a trasmettere.
La creatività prima della creatività è questo: è vedere il potenziale nelle persone, capire che ogni dettaglio può essere un racconto, che ogni volto ha una storia che può diventare un messaggio. È un modo di lavorare che non si limita a inseguire le tendenze, ma cerca di anticiparle, di crearle. E su questo, la nostra filosofia non ha mai vacillato: siamo irriverenti, siamo diretti, e non abbiamo paura di dire ciò che pensiamo. #notforcowards non è solo un hashtag per noi, ma è il modo in cui facciamo le cose, il modo in cui affrontiamo la comunicazione.
“La creatività oggi è la chiave di tutto. Ma non quella creatività che si accontenta di essere carina, simpatica o virale per un paio di giorni. Parlo di quella creatività che riesce a mettere al centro le persone, che sa vedere oltre i numeri e che crea un legame autentico tra il brand e il suo pubblico. Noi di Graphicnart lo facciamo ogni giorno, mettendo i nostri clienti di fronte a se stessi e aiutandoli a raccontare la loro vera storia. Perché oggi, prima ancora di essere creativi, bisogna essere veri. E chi sa fare questo, vince davvero. #notforcowards” – Giuseppe Rigo, Direttore Creativo e Founder di Graphicnart.
Quindi sì, la creatività è fondamentale, ma quella vera inizia prima che le idee si trasformino in post, prima che le immagini si riempiano di colori e che le parole prendano forma. La creatività prima della creatività è il coraggio di vedere il mondo in modo diverso, di riconoscere la bellezza nell’imperfezione e di non avere paura di mostrarla. Ed è per questo che, tra tutti, noi di Graphicnart ci sentiamo ancora un po’ come quei Mad Men di un tempo, ma con la consapevolezza che oggi non basta essere brillanti. Bisogna essere audaci, umani, e sì, anche un po’ irriverenti. Perché raccontare storie non è da tutti. È per chi non ha paura. #notforcowards.
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